top of page

PAROLE - suoni e segni grafici

  • antonellafulli
  • 8 mag 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 24 mag 2019


Al Macro Asilo – “Asilo indica da un lato l’ospitalità e dall’altro la condizione di sospensione delle regole del mondo adulto per sperimentare, qui dentro, cose che non faremmo mai al di fuori“ (Giorgio De Finis – curatore del Macro Asilo ndr. )

Momento fondante dell’evoluzione umana e della connessione sociale e’ lo sviluppo linguistico.


Ariella Vidach (danzatrice coreografa) e Claudio Prati (video maker e regista), direttori artistici di AiEP, hanno dimostrato, grazie alle sperimentazioni che da anni caratterizzano il loro lavoro, che mille parole sono solo pura

scenografia incomprensibile e vacua

senza l’ispirazione dell’anima umana che da’ loro senso trasformandole da inerti segni a vibranti espressioni delle pulsioni umane.


Come anche “Nuvola”, installazione interattiva di Massimo Di Leo, Gaia Riposati e Fabio Bronda che, tramite un modello dialogico, reagisce agli input sonori illuminandosi e, come dichiarano gli autori, rivela l’umore del mondo.

E’ evidente come in questo momento storico si stia creando un nuovo paradigma per ciò che definiamo cultura. Come sostiene Carlo Infante, creatore del progetto “Performing Media”, il rapporto tra uomo e mondo non è solo mediato da strumenti tecnologici ma comporta una reciprocità tra il naturale e l’artificiale, creando nuovi presupposti di progresso antropologico e formativo.



Nella Sala delle Parole, il progetto “scrivere storie nelle geoGrafie” e’ stato un’occasione per il pubblico di appagare seppur momentaneamente la propria innata vocazione di lasciare la sua traccia, un “segno” nel mondo. La lavagna di circa 20 metri allestita appositamente ha raccolto i contributi di quanti, attraverso uno spontaneo flusso di parole, abbiano voluto partecipare alla costruzione della mappa concettuale.

Anche se la tecnologia con il suo continuo mutare, favorisce, a volte enfatizza, l'esprimersi, serve l'anima umana per dare senso e vibrante vitalità alla mera opera antropica quale è la scrittura.




di Antonella Fulli





 
 
 

Comments


Commenting on this post isn't available anymore. Contact the site owner for more info.
bottom of page